giovedì 15 maggio 2008

Una storia

Il gioco tra loro è sempre lo stesso: rari, ma intensi incontri erotici, ogni volta come fosse la prima volta, o come fosse l’ultima. Per qualche ora il tempo sembra fermarsi restando sospeso per aria…all’altezza dei loro gesti, dei loro gemiti, di mani e sessi e capelli intrecciati. Poi riparte normale, ai soliti ritmi di lui e di lei, a volte in avanti, altre volte all’indietro del loro strano rapporto, sbilanciato, sostiene lui, sbilenco, ammette lei. Comunque condiviso, più o meno, da entrambi, a modo loro, come alberi che non possono non accettare il vento che soffia tra i loro rami, scompigliandoli.

Gli incontri avvengono sempre a casa di lui, seguendo un rituale istintivo che si è delineato già dall’inizio, quasi ci fosse già, tra i due, una potenziale abitudine a fare sesso insieme. Lei arriva, nel silenzio di pomeriggi sonnolenti, entra senza far rumore, e lui, che è lì, dietro la porta ad aspettarla, l’attira subito a sé cingendole la vita e comincia a toccarla, a palparla, a baciarla, a spogliarla, senza dare a lei il tempo di riprendersi da quell’ansia che la assale tutte le volte che varca la soglia del portone. Dall’ingresso alla cucina lei è già senza gonna, con la camicetta sbottonata e il reggiseno chissà dove…A volte si fermano un pò in cucina, e allora lei si ritrova seduta sul tavolo a gambe aperte, già senza slip con lui che senza preamboli le lecca la fica. Altre volte la cucina è solo una tappa brevissima, per posare la borsa, gli occhiali, il cellulare. Una volta in camera da letto, lei si stende come lui desidera, ma, sempre, lui la fa godere leccandole la fica: è questo il loro modo di iniziare. La lingua di lui, agile e sicura, s’insinua tra ogni fessura di lei. Le succhia ogni goccia del suo succo e, non appena i gemiti e gli spasimi di lei aumentano, lui capisce che il piacere di lei è vicino al culmine. Allora, senza smettere di leccarla, le apre la fica con le mani e la penetra con uno o due dita, a fondo, molto a fondo, tastando le pareti della vagina da ogni parte…Così lei, scossa da ondate di piacere caldo e liquido, che vanno e vengono, geme e si morde le mani, le sue, o qualcosa di lui, o si aggrappa alla testa di lui, affondata dentro di lei, stretta in una morsa dalle sue gambe….L’orgasmo di lei arriva forte, violento e lungo, mentre lui, insaziabile continua ancora, e ancora a succhiarla, leccarla, anche dopo che lei è già venuta…Solo dopo quell’unione di bocca, fica, mani e lingua, lui la penetra, più e più volte, fino allo sfinimento.

Inizia col metterla alla pecorina e a scoparle la fica da dietro, carezzandole la schiena, dandole colpetti sulle natiche, baciandole la nuca, tirandole i capelli, a volte davvero violentemente. Lei tutto accetta, tutto da lui. Si fa mettere in qualunque posizione lui voglia in quel momento, anche se sente un po’ di dolore. Solo se è intollerabile, gli chiede di fermarsi per un attimo. Ma non per questo lei se ne sta, sotto o sopra di lui, passiva. No, questo mai, anzi. A lei piace molto, infatti, strusciarsi e baciargli il petto, la faccia e il collo con labbra di fuoco e morbide come la seta, con piccoli baci e piccoli morsi, e lui gode tanto che quasi viene “come una femmina”, dice. Ma quello che lei adora è farsi dominare da lui, ne sente il bisogno, fortissimo e viscerale. E non è mai chiaro, tra loro, chi sia il più “affamato”. Sembrano entrambi posseduti da un bisogno estremo di sesso, di mangiarsi, di bersi, fino a finire le proprie forze. E non passa una volta che lui non voglia penetrarla nel culo. Sempre, da quando lo hanno fatto la prima volta, increduli e felici insieme, lo vogliono, non vi rinunciano, specialmente lui.

Prende il tubetto di lubrificante e glielo spalma attorno all’ano e poi dentro, penetrandola con il dito. Così preparata, lei si dispone…All’inizio, ormai lo sa, deve sopportare un po’ di dolore, ma dopo, è lei ad incitarlo, a guidarlo, facendolo entrare fino in fondo, facendolo muovere dentro di lei, lentamente e a lungo, e in profondità…A volte, dipende da come lei è messa, lui le tocca la fica con la mano, mentre con il pene la possiede di dietro…Lei è tutto un contorcersi, uno gemere, un fremere. E il suo piacere continua a montare, ancora, ancora, ancora, e non ha requie. Nemmeno lei stessa distingue quante volte viene…o se il suo sia un unico lunghissimo orgasmo. Lui, solo dopo averla scopata a sazietà, si decide a venire…A volte le viene dentro, senza neanche preservativo, nel culo…E questo è forse il modo che lei preferisce, perché lo sente arrivare al culmine dentro di lei e si sente colmata dal suo liquido caldo…Altre volte, ed anche così a lei piace tanto, le viene dentro nella fica, ma col preservativo, emettendo un gemito lungo dentro di lei, che mai vorrebbe avesse fine…Altre volte ancora, ma questo lei non lo preferisce, perché avviene fuori da lei, lui viene facendosi una sega su di lei, spruzzandole il seme sul ventre, sui seni…o sulla bocca…A pensarlo come un film da vedere, però, è molto eccitante… Non ne guardano mai insieme, di film così, ma solo perché lì non è possibile. Tuttavia la sfrenata fantasia di lei e la lunga e inguaribile esperienza di lui in fatto di videoclip porno, fanno di loro una coppia dalle inesauribili risorse erotiche.

Spesso, mentre la tiene sopra, facendola cavalcare sul suo pene, lui si mette comodo, con le braccia incrociate dietro la testa e con lei che “guida”, muovendosi lenta e sinuosa su di lui, le parla, le fa domande…”chiacchierano”, insomma. Finiscono così col dirsi, in quella posizione, tutte quelle cose che non hanno mai il tempo di dirsi, perché non è, il loro, un vero rapporto vissuto. E non è raro che a lui, in questa circostanza, venga in mente di parlare a lei, che in fondo è il suo migliore “amico”, delle altre “sue” donne, presenti, o passate, o ipotetiche, o solo vagheggiate…Certo, è molto strano per lei, tutto ciò…e a volte si risente. Altre volte ci ride su, insieme a lui e, magari, continua lei a far domande. Ma in fondo, così, un po’ sadicamente e un pò masochisticamente, si conoscono ogni volta un tanto di più.

E se è di lui, questa caratteristica “bastarda”, di parlare a lei di donne (che lei accetta, complice e gelosa insieme) una caratteristica che invece ha lei, è quella, forse per contrappunto, di lasciare una qualche traccia di sé nella casa di lui. Non necessariamente lo fa apposta, a volte è la brandina che si rompe, un’altra volta la coperta che si macchia di sangue..Ma spesso le sue sono tracce consapevoli: mai regali tra loro, ma..una pietra, una pianta, un libro, una foto lasciati lì, a casa di lui …Oggetti che, nella sua fantasia, la fanno continuare ad “esistere” come la sua amante, la sua più affezionata e appassionata amante…

2 commenti:

Anonimo ha detto...

oggetti lasciati a ricordare meglio le ore. o per sentirne la mancanza ed il suo piccolo dolore.

l'altra effe ha detto...

Si, entrambe le cose. Gli oggetti nella loro "fissita" bloccano l'attimo,e ne "fissano" l'esistenza, o la sua mancanza..
Grazie di avermi fatto rileggere questa cosa.."particolare"..