venerdì 23 maggio 2008

Un incontro




L'ho capito a "naso". L'anima l'ho riconosciuta col fiuto. E mi è sembrato di guardare in uno specchio, deformante, ma pur sempre riflettente.

Ero io senza esserlo.

Ho conosciuto, per caso e per lavoro, un uomo, nato il 25 marzo, come me, 5 anni dopo di me. Vita vissuta senza una donna, con troppe madri e mai con la sua, impegnata a far da sorella all'altro suo figlio, l'unico accettato con sè (ma per poco..) Tanti mestieri, compreso il cassamortaro, ma escluso il cameriere. Passione per l'attuale lavoro (tecnico linee telefoniche), "paura" e desiderio delle donne, tanti fratelli non suoi e l'unico vero ancora da conoscere, in Venezuela...Piacere per la scrittura, dove sfogare emozioni e dolori, e per il disegno, paesaggi dentro ad archi e campanili sperduti...

Ha poco in comune con me..

Solo l'hobby della scrittura, certe preferenze paesaggistiche, e la data di nascita. Ma è l'ultima cosa che ho visto (scritta sui documenti)....

...Eppure...

...Eppure ci ho sentito il mio "odore" dentro a quel corpo di uomo, nè bello, nè brutto, un pò ossuto e scavato, tante lentiggini, ma nulla di rosso...

...Nessuna attrazione sessuale, ma una strana e forte sensazione di "riconoscimento"...

...Stranezze della vita...

E se fosse la "mia anima" , che s'è fatta vedere? E che m'ha fatto vibrare così di emozione, sentodosi/mi riconosciuta?

...Forse...

...Deve per forza avere un corpo esclusivo la nostra anima?...

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