mercoledì 24 giugno 2009

Giostra

Sono in una giostra
Chi è che muove? E chi osserva?
Non è mica scontato.
Ed io guardo e muovo
e sono mossa.
Vortici di orbite
Occhi, capelli
E bocche mute
Si affollano e poi si diradano,
Sempre invitanti, sempre inebrianti.
Non voglio scendere da questa giostra.
NO NO NO
Però barcollo.
La testa è una vertigine
E i miei sentimenti son cavallucci.
Che girano appesi ai ganci
E girano e tornano e partono
Innamorata della giostra e del giostraio.
O del meccanismo?
Trattienilo, un cavalluccio
e fammi felice.
Poi i tuoi sentimenti, regalali a chi vuoi,
e quello per me,
tienilo in serbo
curalo e trasformalo
ma non farlo scendere
dalla tua giostra

5 commenti:

Anonimo ha detto...

meglio la giostra del calcinculo

l'altra effe ha detto...

si, ma la dose di consolazione dura poco..

riccardo uccheddu ha detto...

A volte è difficile capire dove cominci la giostra e dove finiamo noi.
Il meccanismo... ne facciamo parte o possiamo controllarlo?
Buona domenica.

l'altra effe ha detto...

ciao Riccardo!..Ehm..latito da un bel pò..
Bella domanda, la tua (e la mia), che mi sa resterà senza risposta..
Buona domenica a te! (almeno, dopo la latitanza, è ancora domenica :)

pirata ha detto...

ma sei anche su fb?? io anche scrivo belle le tue rime claudio.fiorentino@fastwebnet.it se vuoi add su fb ci sono cla