la sensazione di mancare le coincidenze
e una sfrenata curiosità

Però mi zavorra la paura del dolore
e della perdita
specie di chi non ho mai avuto
e che forse non raggiungerò mai
L'immagine è tratta dal sito di Fabrizio Pozzoli a questo link

umero variabile di parole che, grazie ad un incredibile numero di impulsi celebrali, penetrano nel nostro encefalo dandoci l'immagine, creata dalla fantasia e dall'immaginazione, della "cosa" descritta dalla parola. L'alieno, essendo sviluppato per estendere la propria (limitata) immaginazione su cose o persone predefinite e non modificabili potrebbe avere qualche difficoltà nel momento in cui dovesse arrivare alla 'pratica' del libro. Si potrebbero eventualmente verificare alcune delle seguenti anomalie: A) Immane confusione mentale e conseguente svenimento della creatura extratterrestre. B) L'alieno potrebbe pensare che quell'attrezzo, per come l'abbiamo descritto, non sia altro che un teletrasporto e, sopraffatto dall'idea, ci si potrebbe tuffare dentro, scoprendo che in realtà è costituito da un qualcosa chiamato "carta" e non da microcapsule termo magnetiche ad alta velocità. C) La creatura potrebbe studiarne la forma e la composizione nel giro di pochi minuti grazie alle sue evolutissime capacità di percezione della materia solida, ma alla fine ciò lo ricondurrebbe alla anomalia A. Nel caso l'alieno dovesse capire, per un assurdo scherzo del destino, cosa è e qual'è la funzione di un libro, non arriverrebbe a leggerlo a causa della sua predefinita immaginazione, ma potrebbe raccontare ai suoi simili del pianeta Wankh una delle più antiche macchinazioni (cartacee) della specie che vive su un azzurro pianeta ai confini più remoti della galassia. Chiaramente per preservare la sicurezza del pianeta Wankh è meglio non dire nulla ai conquistatori galattici, che potrebbero approfittare dell'idea per tramortire psicologicamente i nostri affettuosi e limitati extratterrestri.